Auto e redditometro

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
luigi_aq71
00sabato 22 dicembre 2012 21:10
Molti di noi hanno diverse auto, come verranno considerate dal redditometro?
Sono auto di poco valore commerciale, ma sono considerate auto d'epoca e hanno grosse cilindrate e molti cavalli fiscali.
Non vorrei che la guardia di finanza dovesse prenderci per "evasori"!!

Che ne pensate?
racunis
00sabato 22 dicembre 2012 21:33
Da qualche parte - in questa stessa sezione - ci dovrebbe essere un thread dedicato a questo argomento, se ben ricordo.

Io la prima cosa che farei è controllare tramite il SW che trovi sul sito dell'AdE... ;-)

LorenzMBW126
00domenica 23 dicembre 2012 01:48
Re:
luigi_aq71, 22/12/2012 21:10:

Molti di noi hanno diverse auto, come verranno considerate dal redditometro?
Sono auto di poco valore commerciale, ma sono considerate auto d'epoca e hanno grosse cilindrate e molti cavalli fiscali.
Non vorrei che la guardia di finanza dovesse prenderci per "evasori"!!

Che ne pensate?



col vecchio sistema le auto "disponibili" contavano per CV fiscali = cilindrata, poi per vetustà e numerosità
siccome la correzione vetustà non superava il 40% questo comportava una sopravvalutazione reddituale delle prime 4-5 auto.

nel nuovo redditometro non hanno ancora visto la luce i decreti e il nuovo software dà risultati un po' strambi e soprattutto non si sa come li calcola.





M635csi
00domenica 23 dicembre 2012 10:38
le auto d'epoca iscritte asi non fanno reddito presunto (se sub 30 e over 20) oltre i 3 anche non iscritte asi.
Devi solo avere i soldi per acquistarle in base tabella rc nell'anno di acquisto.
LorenzMBW126
00domenica 23 dicembre 2012 11:02
Re:
Alessandro quello è l'orientamento verso cui si sta andando per il futuro speriamo prossimo, ma finora il DM non ha mai disposto nulla riguardo le auto d'epoca, è tutto rimesso un po' alla discrezionalità, quello che è preoccupante sono le sentenze di Cassazione che ho letto fino ad oggi, che non hanno mai fatto distinzione tra auto vecchie e nuove.

anzi in una sentenza 2007 si legge che il redditometro si applica benissimo tout-court alle auto d'epoca in virtù delle "ingenti spese di restauro e mantenimento" che si devono sostenere, e per il fatto la legge non prevede nessuna esclusione specifica, al momento, per veicoli storici (a differenza degli immobili storici).


da leggere gli ultimi due paragrafi:

www.fiscooggi.it/giurisprudenza/articolo/l-auto-d-epoca-entra-nel-redd...



M635csi, 23/12/2012 10:38:

le auto d'epoca iscritte asi non fanno reddito presunto (se sub 30 e over 20) oltre i 3 anche non iscritte asi.
Devi solo avere i soldi per acquistarle in base tabella rc nell'anno di acquisto.






M635csi
00domenica 23 dicembre 2012 15:26
Lorenz, ho avuto una contestazione, mi hanno chiesto se avevo i cartellini asi, esibiti sono state depennate, di loro automatismo, rifacendosi all'ultima legge sulle auto d'epoca.
Legge che sancisce che sono auto no n destinabili ad uso, e quindi decadono i presupposti del redditometro (uso quotidiano per 30 k km e spese correlate inclusi viaggi e cene etc).
Qualunque fiscalista li smonta in 2 minuti per auto di scarso valore.
Se invece parli di auto pesanti allora prospettano la disponibilità ad immobilizzare n mila euro per sfizio e cercano altri appigli.
pirocia
00domenica 23 dicembre 2012 15:37
Re: Re:

Esatto, e lo dico per conoscenza diretta....a settembre sono stato "sotto redditometro" dall'ufficio delle entrate.
Non c'è una direttiva precisa sulle auto storiche(se non quella sentenza che hai publicato) per cui tutto è a discrezione dell'impiegato che valuta la documentazione che produci,in linea di massima devi dimostrare che le auto che possiedi non sono di "grande valore",che hai i benefici ficali (e qui è meglio produrre certificati ASI,polizze assicurative,e dichiarazione che il tuo è un hobby meccanico dove il divertimento sta nello smontaggio e rimontaggio delle parti meccaniche),il tutto magari correlato da listino prezzi auto(auto classic)sia dell'anno di acquisto e dell'anno di verifica fiscale.
Insomma ti devi sbattere per dimostrare che non c'è un "ingente spesa di restauro e mantenimento",dopodichè aspetti e speri che il tutto venga "metabolizzato" dall'impiegato di turno nella maniera giusta!

Pirocia


LorenzMBW126, 23/12/2012 11:02:

Alessandro quello è l'orientamento verso cui si sta andando per il futuro speriamo prossimo, ma finora il DM non ha mai disposto nulla riguardo le auto d'epoca, è tutto rimesso un po' alla discrezionalità, quello che è preoccupante sono le sentenze di Cassazione che ho letto fino ad oggi, che non hanno mai fatto distinzione tra auto vecchie e nuove.

anzi in una sentenza 2007 si legge che il redditometro si applica benissimo tout-court alle auto d'epoca in virtù delle "ingenti spese di restauro e mantenimento" che si devono sostenere, e per il fatto la legge non prevede nessuna esclusione specifica, al momento, per veicoli storici (a differenza degli immobili storici).


da leggere gli ultimi due paragrafi:

www.fiscooggi.it/giurisprudenza/articolo/l-auto-d-epoca-entra-nel-redd...





W126
00martedì 25 dicembre 2012 19:45
Regalo di Natale
Dal sito dell'ASI vi comunico quanto segue:
Si impegna il Governo:

- A considerare che il veicolo di interesse storico e collezionistico, in quanto non può
svolgere funzioni legate all’attività professionale del proprietario, ma costituisce il
soddisfacimento di una passione collezionista, non deve entrare a far parte dei
veicoli previsti dal redditometro.


In questo momento veniamo a conoscenza che l'Ordine del Giorno è stato approvato dalla Camera.

Vi porgo, insieme all' On. Enrico Pianetta, i miei più sentiti Auguri di Buone Feste.
E ancora c'è chi continua a parlaremale dell'ASI,mah!
racunis
00martedì 25 dicembre 2012 20:59
Re: Regalo di Natale
W126, 25/12/2012 19:45:

E ancora c'è chi continua a parlaremale dell'ASI,mah!



Dipende dai punti di vista.

IMHO, una cosa fatta bene è una cosa fatta bene, una cosa fatta male è una cosa fatta male. O forse perché si fa una cosa fatta bene (per qualcuno), bisogna tacere per quella fatta male (per tutti)? Chiedo venia, ma non mi par logico... forse conveniente (per alcuni), ma certo non logico.

In questo caso, l'A.S.I. si è fatto promotore di una cosa fatta bene. Nessuno lo nega. Lo affermo con convinzione, anche se personalmente me ne potrebbe fregar di meno, in quanto lavoratore dipendente, per cui del redditometro me ne infischio (venga pure ad accertare chiunque voglia, dalla GdF ai servizi segreti).

Per onestà intellettuale (merce rara oggigiorno) valuto invece positivamente questo risultato perché l'iniziativa è giusta anche se non interessa direttamente il mio portafoglio o i miei propri interessi. Allo stesso modo, sarebbe però auspicabile che altrettanto si facesse su iniziative che non proteggono solo gli interessi di una fetta del collezionismo, ma anche quelli di tutti. Cosa che non viene fatta ed è il motivo - almeno per quanto mi riguarda - per cui l'A.S.I., in quanto socio tesserato da molti anni, non mi soddisfa.

Ad esempio, c'è il problema delle auto 20-ennali, riguardo le quali, oggettivamente, l'A.S.I. non sta operando facendo chiarezza, ma addirittura facendo ancor più confusione: inaudita la querelle sui AdS ed i CRS, mai chiarita ed oggi presa "ad usum delphini" da parte delle Compagnie assicuratrici (non saprei dire con quanta parte dell'A.S.I. o meno, avendo lanciato la propria polizza "Per Te"). E tutto ciò dopo aver messo i bastoni tra le ruote con le varie e contraddittorie condizioni di interpretazione (almeno 3) che ha dato nel corso degli anni all'art.63 della 342/2000.

Intendiamoci: non mi scandalizzo che ognuno tiri l'acqua al proprio mulino, ma è anche vero se ci si mette a guardare solo nel proprio orticello, trascurando o infischiandosene di quello che accade in quello del vicino, non si va lontano. Un problema risolto è sempre il benvenuto, ma ora is guardi anche a problemi ben più importanti e che riguardino tutti - non solo una parte - dei soci e/o appassionati.

sberla123
00martedì 25 dicembre 2012 22:45
Re: Regalo di Natale
W126, 25/12/2012 19:45:


E ancora c'è chi continua a parlaremale dell'ASI,mah!




Beh... Obiettivamente, questo é guardare puramente il proprio orticello.
Io sono una persona normale che prende uno stipendio normale, pur lavorando in proprio. Magari un po' più del normale, in quanto a differenza di altri riesco a passarci qualche vizietto. Nel mio caso l'assicurazione a prezzo agevolato per le storiche é una manna dal cielo, in quanto se dovessi pagare 1000 euro l'anno per la mia 123 che l'80% della sua vita se la trascorre nel garage interrato senza essere usata... Beh... non potrei permettermelo.

Poi ci sono i veri e propri collezionisti, che hanno mezzi da 50, 100, 150 mila euro etc.
Ebbene, coloro godono dei miei stessi vantaggi, ma a differenza che per avere le auto che hanno loro significa che sono mooooolto più benestanti di me. Ed in questo caso, un collezionista di quadri o di opere d'arte potrebbe dire: "perché io devo pagare le tasse e loro no?".
Lo stesso lo potrebbe dire il proprietario di una vecchia abitazione, a cui ci é legato magari per n motivi, e sulla quale ci paga le tasse, valendo magari quanto una prestigiosa Mercedes di 50 anni. Il collezionista ha un'auto da 150 mila euro che gli costa 200 euro l'anno, l'altro individuo ha una casa vecchia e bisognosa di ristrutturazione che vale 150 mila euro, ma sopra ci paga IMU, contributi regionali, tasse, etc. Ebbene, il capitale messo in gioco é lo stesso, cambia solo il "mezzo". Perché questa diversità?

Io personalmente (e qui riceverò parecchie maledizioni) sarei dell'idea che le cose vanno tassate valutandole non dico caso per caso, ma con più precisione. Non trovo io stesso corretto che io per la mia 123 abbia pagato 250 euro di voltura, e che un padre di famiglia che acquista una Fiat Panda di 10 anni per pura necessità ne debba pagare quasi 400.



thepollo@
00mercoledì 26 dicembre 2012 00:42
qualcuno ha letto questa notizia?
www.asifed.it/template_pagine/pg_01.asp?idct=760&idlv=30

che ne pensate...?
non so se la cosa è stata approvata in via definitiva ....ma

credo che l'asi in questo modo "invoglierà" ad iscrive le vetture ....

thepollo@
00mercoledì 26 dicembre 2012 00:46
Re: Re: Regalo di Natale
sberla123, 25/12/2012 22:45:




Beh... Obiettivamente, questo é guardare puramente il proprio orticello.
Io sono una persona normale che prende uno stipendio normale, pur lavorando in proprio. Magari un po' più del normale, in quanto a differenza di altri riesco a passarci qualche vizietto. Nel mio caso l'assicurazione a prezzo agevolato per le storiche é una manna dal cielo, in quanto se dovessi pagare 1000 euro l'anno per la mia 123 che l'80% della sua vita se la trascorre nel garage interrato senza essere usata... Beh... non potrei permettermelo.

Poi ci sono i veri e propri collezionisti, che hanno mezzi da 50, 100, 150 mila euro etc.
Ebbene, coloro godono dei miei stessi vantaggi, ma a differenza che per avere le auto che hanno loro significa che sono mooooolto più benestanti di me. Ed in questo caso, un collezionista di quadri o di opere d'arte potrebbe dire: "perché io devo pagare le tasse e loro no?".
Lo stesso lo potrebbe dire il proprietario di una vecchia abitazione, a cui ci é legato magari per n motivi, e sulla quale ci paga le tasse, valendo magari quanto una prestigiosa Mercedes di 50 anni. Il collezionista ha un'auto da 150 mila euro che gli costa 200 euro l'anno, l'altro individuo ha una casa vecchia e bisognosa di ristrutturazione che vale 150 mila euro, ma sopra ci paga IMU, contributi regionali, tasse, etc. Ebbene, il capitale messo in gioco é lo stesso, cambia solo il "mezzo". Perché questa diversità?

Io personalmente (e qui riceverò parecchie maledizioni) sarei dell'idea che le cose vanno tassate valutandole non dico caso per caso, ma con più precisione. Non trovo io stesso corretto che io per la mia 123 abbia pagato 250 euro di voltura, e che un padre di famiglia che acquista una Fiat Panda di 10 anni per pura necessità ne debba pagare quasi 400.







Concordo con quanto tu scrivi ......
passaggio
bollo
assicurazione
dovrebbe essere proporzionale al valore effettivo dell'auto storico o non storico....

credo che il problema sia chi deve stabilire il valore minimo di qualsiaasi modello

nel senso che tra una 300 SL da restaurere e restaurata maniacalmente ....il valore differisce molto ... con miriadi di valutazioni intermedie ......chi dovrebbe valutarli?

Ruoteclassiche?



racunis
00mercoledì 26 dicembre 2012 08:08
Re: Re: Re: Regalo di Natale
thepollo@, 26/12/2012 00:46:



nel senso che tra una 300 SL da restaurere e restaurata maniacalmente ....il valore differisce molto ... con miriadi di valutazioni intermedie ......chi dovrebbe valutarli?

Ruoteclassiche?






O l'A.S.I.?

Proprio questo è il punto. A valle della 342/2000, la F.M.I. interpretò correttamente lo spirito della legge e compilò la lista. Assumendosene la responsabilità, poiché era evidente che qualcuno(parecchi, non pochi: ad esempio, tutti i "cinquantini") rimaneva fuori. Ma fece, IMHO, benissimo, perché - appunto - si assunse una responsabilità, sapendo che scegliendo, decidendo, avrebbe fatto degli scontenti.

L'Avv. Loi, invece, fece quella che in politica si chiamerebbe una "porcata": la lista fu compilata sulla base dei modelli realmente iscritti nelle fila dell'Ente, quindi in base alle condizioni (e questo era un criterio condivisibile, che risponde alla tua domanda), peccato che non era esaustivo. Faccio un esempio, visto con i miei occhi: la BMW 520i E28 era nella lista, in svariati esemplari (Perché? Bastava il modello, non "i" singoli modelli...), addirittura c'era una BMW 524td, mentre dle tutto assenti le 5285i e 528i! Eppure è innegabile, vistane la rarità in Italia e l'indiscutibile maggior interesse dal punto di vista collezionistico, che 525i e 528i facessero parte della lista!

Questa "porcata", che l'Avv. Loi tentò di giustificare (pure!) sulle pagine de "La Manovella", fu denunciata da molti e molti furonoi ricorsi, tanto è vero che gli stessi Enti statali preposti, Ministero compreso, chiesero ripetutamente all'A.S.I. di fare una lista seria, disconoscendo pertanto da subito quella lista "porcata".

Perché tutto ciò? Logica avrebbe voluto, sulla falsa riga di quanto fatto dalla F.M.I., di compilare una lista nella quale, per rimanere nell'esempio fatto, comparissero magari le BMW 525i e 528i ma vi fosse esclusa la 520i. Oppure, tenendo conto del parametro da te detto - valore residuo - mettere in lista tutti e solo quei modelli il cui restauro in condizioni medie non superava il valore della vettura (facendo sì, peraltro, che esemplari in condizioni pietose non continuassero a circolare).

Questa interpretazione non è mai piaciuta a Loi: perché? I benpensanti rispondono: perché Loi aveva a cuore la massa dei collezionisti. Ma dato che questo non ha riscontri oggettivi e poiché non credo assolutamente che un Loi abbia intenti così generosi verso il prossimo (mica si tratta di far beneficenza ai bambini che muoiono di fame in Africa!), è altrettanto legittima un'altra ipotesi. Ossia, Loi abbia voluto mettere fieno in cascina: tanti iscritti, meglio se tanti "peones", significano tante quote associative, tanto denaro che può servire ed essere utilizzato per gli interessi dei "veri" collezionisti. Nonostante la maggior parte di loro sia imballata di quattrini, dunque strettamente non ne avrebbero bisogno... molte volte vedo rispondere: "Cosa vuoi che sono 50-100 € all'anno?". Be', 50-100 € per chi guadagna 30k/annui rappresentano meno dello 0.5%: se codesti dovessero pagare senza lamentarsi, mi si spieghi perché chi ha introiti 10 volte tanto (ossia 300mila €/annui) debba lamentarsi se pagasse 500-1000 € all'anno... la proporzione è identica!

Tutto ciò, secondo logica e buon senso: certo, se poi, come costume, si vogliono inserire altri principi di altra (discutibile) natura, be', il discorso cambierebbe, ma inutile discuterne, perché le conseguenze di detto costume è la situazione che ci vediamo intorno.

ale MB
00mercoledì 26 dicembre 2012 14:17
W126, 25/12/2012 19:45:

Dal sito dell'ASI vi comunico quanto segue:
Si impegna il Governo:

- A considerare che il veicolo di interesse storico e collezionistico, in quanto non può
svolgere funzioni legate all’attività professionale del proprietario, ma costituisce il
soddisfacimento di una passione collezionista, non deve entrare a far parte dei
veicoli previsti dal redditometro.


In questo momento veniamo a conoscenza che l'Ordine del Giorno è stato approvato dalla Camera.

Vi porgo, insieme all' On. Enrico Pianetta, i miei più sentiti Auguri di Buone Feste.
E ancora c'è chi continua a parlaremale dell'ASI,mah!



Grazie w126 bellissima notizia e fantastico regalo di Natale! [SM=g27988] Con tante cose che in questi periodi vanno male è molto molto confortevole sentire una bella cosa..ricambio gli Auguri e grazie ancora!
LorenzMBW126
00mercoledì 26 dicembre 2012 17:34
Re: Re: Regalo di Natale
racunis, 25/12/2012 20:59:



anche se personalmente me ne potrebbe fregar di meno, in quanto lavoratore dipendente, per cui del redditometro me ne infischio (venga pure ad accertare chiunque voglia, dalla GdF ai servizi segreti).



c'è un concetto che qui dentro (e anche qui fuori) nessuno riesce ad afferrare ed è questo:

il reddito presunto che scaturisce dal redditometro è una presunzione di tipo praticamente assoluto, che ammetta una prova contraria ridicola, cioè ammette che se non hai dichiarato XXX soldi, allora devi dimostrare che hai ereditato, vinto, venduto patrimonio, redditi esenti, redditi agrari, etc. etc.

ma la dimostrazione che il bene-indice ha un costo di acquisto/mantenimento inferiore a quello presunto, NON è ammissibile!

c'è poco da dire che sei dipendente, pensionato, etc. perché il concetto di redditometro è questo:

- o dichiari XXX soldi o dimostri dove gli XXX soldi li hai presi.

che poi nella realtà i singoli uffici provinciali hanno un approccio diverso, è possibile, però questa è la legge.

chi non mi crede domandi al collega alberto L. e gli dirà la stessa medesima cosa visto che ci confontiamo da anni sull'argomento.


racunis
00mercoledì 26 dicembre 2012 18:02
Re: Re: Re: Regalo di Natale
Giuste ed utili le tue osservazioni, ma parto da un presupposto diverso:

|> oltre ad essere un lavoratore dipendente, sono anche un impiegato stipendiato nella media della sua categoria, non un dirigente stipendiato con bonus o extra; né sono iscritto ad alcun albo (non esiste per i laureati in Fisica), pertanto neanche volendo posso acquisire modalità di guadagno incontrollabili firmando progetti (che non posso firmare);

|> non ho grosse proprietà immobiliari, direi anzi di essere al disotto della media, se si considera che mia madre ha - per legge - l'usufrutto sulle proprietà di famiglia frazionate dopo la morte di mio padre (che poi non sono nulla di eccezionale);

|> il parco auto è tale da non destare alcun sospetto solo ad esaminare le auto: non solo perché fiscalmente le 30-ennali non possono evadere (se circolano pagano, ma le mie non circolano, dunque non pagano: non sono neanche assicurate...), ma perché il loro valore è risibile in maniera oggettiva e dimostrabile;

In conclusione, poiché mantengo copia di tutte le mie transazioni anche dopo secoli (è mia virtù acquisita dopo aver appreso che la famiglia ha commesso nel remoto passato errori in tal senso), non mi sarà difficile dimostrare che nel 1996 pagai la 528i tot, nel 1999 spesi per la 450SE la data cifra, nel 2002 per il Duetto tal'altra cifra, infine nel 2010 quanto pagato per la 300E. Per le altre, eredità di famiglia ampiamente dimostrabile... preciso che facendo la somma rivalutata delle 4 che ho acquistato, viene fuori qualcosa come 16-17mila €... se questa è una cifra che non mi posso permettere, quando una Fiat Bravo costa pressappoco uguale... Ma a parte questo, il senso della mia affermazione era: vengano a farmi pure le pulci perché non ho nulla da nascondere. Semplicemente, perché non c'è.

Nonostante questo, considero una cosa positiva che l'A.S.I. si sia impegnato per un obiettivo simile. Ora, si impegni anche per qualcos'altro che serve a tutti, non solo ad una parte dei collezionisti.

Il senso del mio intervento era questo: rispondere a W126 perché c'è qualcuno - come il sottoscritto - che si lamenta dell'A.S.I.. Sono sicuro che anche lui, nei miei panni, farebbe altrettanto, no?



LorenzMBW126, 26/12/2012 17:34:



c'è un concetto che qui dentro (e anche qui fuori) nessuno riesce ad afferrare ed è questo:

il reddito presunto che scaturisce dal redditometro è una presunzione di tipo praticamente assoluto, che ammetta una prova contraria ridicola, cioè ammette che se non hai dichiarato XXX soldi, allora devi dimostrare che hai ereditato, vinto, venduto patrimonio, redditi esenti, redditi agrari, etc. etc.

ma la dimostrazione che il bene-indice ha un costo di acquisto/mantenimento inferiore a quello presunto, NON è ammissibile!

c'è poco da dire che sei dipendente, pensionato, etc. perché il concetto di redditometro è questo:

- o dichiari XXX soldi o dimostri dove gli XXX soldi li hai presi.

che poi nella realtà i singoli uffici provinciali hanno un approccio diverso, è possibile, però questa è la legge.

chi non mi crede domandi al collega alberto L. e gli dirà la stessa medesima cosa visto che ci confontiamo da anni sull'argomento.






LorenzMBW126
00mercoledì 26 dicembre 2012 18:15
Re: Re: Re: Re: Regalo di Natale
racunis, 26/12/2012 18:02:


e (se circolano pagano, ma le mie non circolano, dunque non pagano: non sono neanche assicurate...), ma perché il loro valore è risibile in maniera oggettiva e dimostrabile;




senza volerlo hai tirato fuori l'unico VERO appiglio a cui aggrapparsi, in quando si parlava (ieri) di "beni di cui si ha disponibilità" e (oggi) di "beni per cui si sostengono spese".

Ecco l'appiglio: non si può avere disponibilità né sostenere spese per una auto che non è assicurata e non è revisionata, quindi in questo caso, esce a pieno titolo dal conteggio.

racunis
00mercoledì 26 dicembre 2012 18:19
Re: Re: Re: Re: Re: Regalo di Natale
LorenzMBW126, 26/12/2012 18:15:



senza volerlo hai tirato fuori l'unico VERO appiglio a cui aggrapparsi, in quando si parlava (ieri) di "beni di cui si ha disponibilità" e (oggi) di "beni per cui si sostengono spese".

Ecco l'appiglio: non si può avere disponibilità né sostenere spese per una auto che non è assicurata e non è revisionata, quindi in questo caso, esce a pieno titolo dal conteggio.





Chiamala, se vuoi, la sicurezza della persona 100% onesta. Fino al midollo.

;-)

P.S. - tanto se vogliono perseguirti, trovano il modo anche per ficcarle dentro: ad esempio, un veicolo non assicurato e revisionato può produrre reddito se la radii per esportazione e dunque la vendi... Pensa che anche lì mi sono cautelato: la 132 è radiata dal 1999, ma conservo copia della dichiarazione rilasciata all'ACI con la quale dichiaravo di aver radiato l'auto ma non per esportazione, bensì per tenerla in luogo privato e senza alcun rischio inquinamento del suolo, come prevedeva all'epoca il decreto Ronchi.

M635csi
00mercoledì 26 dicembre 2012 20:44
Luca, oggi cosa costa un 600 w140 del 1999?
5k?
Bene, pagalo a commerciante estero 5k con bonifico e paga a bonifico tutte le pratiche, idem bollo ed ass, tutto il 1 gennaio 2013.
Diciamo che arrivi a 10k, a spanne.
Poi ci giri nel 2013, fai dei lavori, ma ovviamente un uso limitato, ipotizziamo 1k di benzina e 2k di tagliandi e carrozziere, arrivi a 13k.
E' un conto che molti di noi penso possano verificare come corretto.

Ebbene, se vai in ade in contenzioso, loro dicono che un 6 litri(da domani 390 cv) costa 42k/anno, ogni anno del tuo possesso, questo per auto oltre i 4 anni, altrimenti si alza il conteggio.
NB il conteggio è solo per bollo/ass/manutenzione/benzina.
Acquisto ed immatricolazione non contano.
O meglio, per il 2013 te li sommerebbero ai precedenti 42, ma non puri e netti (nel conto sopra 6k) ma coefficentati per 3,2 (vado a memoria, ma il range è 2,5 fino a 4, sempre a memoria).
Ebbene tu non è che ti presenti con le tue fatture e dimostri, no, o gli provi di aver guadagnato l'importo supposto al max -20%, oppure paghi le tasse sul non dichiarato.

Ovviamente ogni auto fa reddito, si parte dalla più cara (per loro=cv o cc) a scalare si sconta qualcosa.
Poi sommi case (sempre a valori presunti), personale di servizio, riserve di caccia, barche, aerei, elicotteri, case, posti auto, posti barca, spese particolari (ass vita ad es) tutto moltiplicato per coefficenti vari.
Bene, se la loro somma fittizia supera il tuo reddito lordo sei evasore e tassano la differenza salvo che tu non provi di aver avuto i soldi contestati da altri redditi legittimamente non dichiarati (ad es rendite bancarie, eredità).
Le tue prove/ricevute etc contano come spazzatura, ai loro occhi, pochè la loro presunzione ha valnza legale ed è incontestabile.
Ecco perchè c'è da tremare.
Per dirti una ass vita/rc casa/furto/incendio da 1k/anno per loro pesa 10 k di reddito lordo.
Una 600 (4 porte, roadster sale..) pesa 42k.
Una casa in affitto da 500 euro pesa per 12 o 16 k (non ricordo).
Ecco che un appassionato che va coi mezzi e si tutela per la sua vita personale ha un presunto reddito di 42+10+12+x per altre spese, 6k=70k, lordi.
Bene, facciamo i conti seri:
auto: 5k/anno
Casa: 6k affitto 6k bollette e cibo (sono largo)
Polizza: 1k
Rimanente vita (vacanze cene etc): 6k (anche qui largo)
Totale 24k.netti

che sono 37/38 lordi.
Bene salvo altre dimostrazioni verrà tassato e sanzionato per 70k-20%=56k-38=18k di reddito evaso per aliquota 43%=circa 8k+multe ed interessi.

Eco perchè c'è da pensarci bene a puntare indici sui sanzionati.
Su auto nuove e case di lusso i conti realisticamente ci stanno in media, ma su auto usate e case normali siamo al delirio.
pirocia
00mercoledì 26 dicembre 2012 21:15
Re: Re: Regalo di Natale

racunis, 25/12/2012 20:59:


In questo caso, l'A.S.I. si è fatto promotore di una cosa fatta bene. Nessuno lo nega. Lo affermo con convinzione, anche se personalmente me ne potrebbe fregar di meno, in quanto lavoratore dipendente, per cui del redditometro me ne infischio (venga pure ad accertare chiunque voglia, dalla GdF ai servizi segreti).




In pratica in base all'attuale regola "il redditometro" se ne può fregare se tu sei un dipendente e non trova niente di strano suoi tuoi conti correnti,a loro(intesi come esecutori delle regole)interessa solo il conto finale,se non è coorente con le loro tabelle ti contestano il tuo stile di vita,a quel punto sei tu che devi dimostrare dati alla mano che oltre al tuo stipendio hai altre entrate legali,altrimenti sei uno che ha delle entrate in nero !
Poi potrai sempre fare ricorso,il primo grado va fatto per legge non da un giudice terzo,ma sempre in un loro ufficio(gli piace vincere facile) se anche questo ricorso viene respinto allora si passa al secondo grado con un giudice terzo.
Insomma la cosa è sempre delicata,per mia esperienza personale consiglio di tenere acconto sempre tutti i documenti che in seguito possono servire a dimostrare da dove provengono i denari,qualsiasi donazione(regalo) è meglio che passi dal c.c. con la giusta causale(prestio infruttifero,donazione,regalo ecc.)altrimenti possono contestarti tutto,ed è una gran rottura con perdita di tempo e mal di fegato.

Pirocia


lorenzo.savi.
00mercoledì 26 dicembre 2012 21:17
Lorenz interessante, mi era sfuggito concetto a pieno...
Io che sono iscritto AIRE (Anagrafe Italiani Residenti Estero), oltre che effettivamente vivere stabilmente e lavorare (e pagare tasse) all'estero, sono quindi esentato da qualsiasi redditometro?
Sai come e' ho "solo" un 5.000cc+2.800cc+3.800cc+3.800cc a mio nome in Italia, e denuncio/reddito italiano "zero", mentre reddito/dichiarazione UK diciamo anche con parametri di cui sopra copre il tutto etc etc
racunis
00giovedì 27 dicembre 2012 00:19
Re:
Non meniamo il can per l'aia: cosa c'entra una 140 del 1999 (13 anni di vita) con le auto storiche e l'A.S.I.? L'esempio da Te citato non riguarda le auto storiche, la 140 del 1999 è un normale usato e come tale deve essere considerato, quindi con tutte le implicazioni fiscali, tributarie ed assicurative di un'auto usata.

Questo a prescindere da ogni giudizio/opinione sulle tesi da Te esposte, sulle correttezza delle quali non mi pronuncio poiché non hanno nulla a che spartire con le auto storiche. Se siano osservazioni giuste o sbagliate, sono ALTRI i meriti e metodi dove discuterne, non certo quelli delle storiche o dell'A.S.I.!

Parlare di puntare l'indice è dunque del tutto fuori luogo. Per l'ennesima volta, ripeto: la mia era una risposta a W126 il quale si domandava perché qualcuno parla male dell'A.S.I. ed ho esposto il mio motivo. Portando prove oggettive: la pessima vicenda della lista e - fatto più recente - la brutta querelle CRS sì, CRS no. Obiettivamente, mi pare che queste siano - per gli appassionati - cose ben più importanti perché riguardano tutti, non solo una parte del consesso degli appassionati.

Non sono dunque io che la sta facendo fuori dal vaso. Considero tutto ciò che esula da tale contesto come disputa tra guelfi e ghibellini: la vedo come una provocazione alla quale non intendo cadere, per cui la chiudo qui.


M635csi, 26/12/2012 20:44:

Luca, oggi cosa costa un 600 w140 del 1999?
5k?
Bene, pagalo a commerciante estero 5k con bonifico e paga a bonifico tutte le pratiche, idem bollo ed ass, tutto il 1 gennaio 2013.
Diciamo che arrivi a 10k, a spanne.
Poi ci giri nel 2013, fai dei lavori, ma ovviamente un uso limitato, ipotizziamo 1k di benzina e 2k di tagliandi e carrozziere, arrivi a 13k.
E' un conto che molti di noi penso possano verificare come corretto.

Ebbene, se vai in ade in contenzioso, loro dicono che un 6 litri(da domani 390 cv) costa 42k/anno, ogni anno del tuo possesso, questo per auto oltre i 4 anni, altrimenti si alza il conteggio.
NB il conteggio è solo per bollo/ass/manutenzione/benzina.
Acquisto ed immatricolazione non contano.
O meglio, per il 2013 te li sommerebbero ai precedenti 42, ma non puri e netti (nel conto sopra 6k) ma coefficentati per 3,2 (vado a memoria, ma il range è 2,5 fino a 4, sempre a memoria).
Ebbene tu non è che ti presenti con le tue fatture e dimostri, no, o gli provi di aver guadagnato l'importo supposto al max -20%, oppure paghi le tasse sul non dichiarato.

Ovviamente ogni auto fa reddito, si parte dalla più cara (per loro=cv o cc) a scalare si sconta qualcosa.
Poi sommi case (sempre a valori presunti), personale di servizio, riserve di caccia, barche, aerei, elicotteri, case, posti auto, posti barca, spese particolari (ass vita ad es) tutto moltiplicato per coefficenti vari.
Bene, se la loro somma fittizia supera il tuo reddito lordo sei evasore e tassano la differenza salvo che tu non provi di aver avuto i soldi contestati da altri redditi legittimamente non dichiarati (ad es rendite bancarie, eredità).
Le tue prove/ricevute etc contano come spazzatura, ai loro occhi, pochè la loro presunzione ha valnza legale ed è incontestabile.
Ecco perchè c'è da tremare.
Per dirti una ass vita/rc casa/furto/incendio da 1k/anno per loro pesa 10 k di reddito lordo.
Una 600 (4 porte, roadster sale..) pesa 42k.
Una casa in affitto da 500 euro pesa per 12 o 16 k (non ricordo).
Ecco che un appassionato che va coi mezzi e si tutela per la sua vita personale ha un presunto reddito di 42+10+12+x per altre spese, 6k=70k, lordi.
Bene, facciamo i conti seri:
auto: 5k/anno
Casa: 6k affitto 6k bollette e cibo (sono largo)
Polizza: 1k
Rimanente vita (vacanze cene etc): 6k (anche qui largo)
Totale 24k.netti

che sono 37/38 lordi.
Bene salvo altre dimostrazioni verrà tassato e sanzionato per 70k-20%=56k-38=18k di reddito evaso per aliquota 43%=circa 8k+multe ed interessi.

Eco perchè c'è da pensarci bene a puntare indici sui sanzionati.
Su auto nuove e case di lusso i conti realisticamente ci stanno in media, ma su auto usate e case normali siamo al delirio.




M635csi
00giovedì 27 dicembre 2012 08:32
Luca, la mia era una risposta al tuo" sono dipendente e non temo".
Ecco tutto.

Per le storiche, come già noto prima di questa riconferma appena uscita, valva solo una parte, vvero:
Nell'anno di acquisto (baabene, in quello specifico singolo anno) devi avere reddito sufficente all'acquisto di detto veicolo in base alle tabelle ruoteclassiche.
ovviamente coeffcentato.
Se non lo vedono vai in contenzioso dove al 99% accettano dimostrazioni tipo avevo soldi sul cc, eccovi la dimostrazione del pagamento.
Molto arduo gestire auto da restauro per la qual cosa possono voler non capire che costano meno della tabella.
mbz63
00giovedì 27 dicembre 2012 08:48
Re:
Per fortuna le quotazioni ruoteclassiche sono normalmente un po' sotto il mercato.... certo che nel caso di auto scassate diventa difficile...
Io ho un dossier per ogni auto con copia atto di vendita, bonifico o assegno ecc...
Il problema per quelli che hanno parecchie auto è che il reddito presunto per il mantenimento è esagerato. Io ho l'abitudine di assicurarle tutte, anche quelle che non uso mai, ripensandoci forse sarebbe meglio non farlo, ulteriore dimostrazione di non uso...
racunis
00giovedì 27 dicembre 2012 08:56
Re:
Ma cui prodest ripetere, quando la stessa Tua risposta (calcoli dimostrativi a parte) l'aveva data LorenzMBW126?

Forse avrei dovuto specificare: "essendo lavoratore dipendente, NON DIRIGENTE O CON VASTE PROPRIETA' PERSONALI, ma un modesto impiegato con UN APPARTAMENTO ED UN GARAGE di proprietà", probabilmente avrei reso l'idea.

C'è un aspetto di fondo che desidero sottolineare: vedo che questo argomento sta molto a cuore. Mentre altri che coinvolgono tutti i collezionisti INDIPENDENTEMENTE DALLA LORO POSIZIONE SOCIALE, vengono disattesi.

Potrei scomodare la storia, ma mi limito all'esperienza di vita di ognuno di noi (almeno i più anziani: quelli più giovani faranno i conti poi) per ribadire un concetto base: "filosofie" come queste, ossia di coltivazione orticelli propri infischiandosene di quelli altrui, come dicevo in precedenza non portano né coesione, né vantaggi solidi.

Un gruppo, un sodalizio è tanto più robusto non quante più persone ci sono (finalizzato a non si sa mai bene quali fini), ma quanto le persone che lo formano sono coese tra loro. Per creare coesione occorre considerare sempre ciò che unisce e non ciò che divide. IMHO, l'A.S.I. farebbe bene a cominciare ad essere altrettanto decisiva non solo in situazioni come queste (particolari, molto particolari), ma in quelle che riguardano TUTTI INDISTINTAMENTE. La storia del CRS non lo dimostra, come pure non lo dimostra lo scarso, se non nullo, impegno per l'abolizione degli assurdi divieti di circolazione dei veicoli storici, talvolta validi anche nei fine settimana (dove magari il residente al centro può entrare, mentre l'auto d'epoca no).



M635csi, 27/12/2012 08:32:

Luca, la mia era una risposta al tuo" sono dipendente e non temo".
Ecco tutto.

Per le storiche, come già noto prima di questa riconferma appena uscita, valva solo una parte, vvero:
Nell'anno di acquisto (baabene, in quello specifico singolo anno) devi avere reddito sufficente all'acquisto di detto veicolo in base alle tabelle ruoteclassiche.
ovviamente coeffcentato.
Se non lo vedono vai in contenzioso dove al 99% accettano dimostrazioni tipo avevo soldi sul cc, eccovi la dimostrazione del pagamento.
Molto arduo gestire auto da restauro per la qual cosa possono voler non capire che costano meno della tabella.




!robby!
00mercoledì 2 gennaio 2013 09:57
Auto storiche Fuori dal redditometro: sono un patrimonio da tutelare


Nei giorni scorsi è stato approvato l'ordine del giorno proposto dal deputato Enrico Pianetta, relativo all'esclusione delle auto di interesse storico dal redditometro. Pur non trattandosi di una conferma definitiva, la notizia riportata dall'Ansa apre uno spiraglio per i collezionisti e per i semplici appassionati, che potrebbero così veder risolta una questione piuttosto spinosa, legata ai controlli a tappeto della guardia di finanza. Le auto di interesse collezionistico sarebbero quindi viste come un patrimonio da salvaguardare e non certo come un bene strumentale, escludendole così dai rigorosi conteggi del governo in merito al reddito. La notizia fa seguito anche alle richieste dell'Asi, che nel mese di Novembre aveva sollevato la questione in un convegno puntando il dito contro il rigore del fisco e mostrando le soluzioni alternative già operate all'estero, come la regolamentazione attiva in Germania già dal 2007.

racunis
00mercoledì 2 gennaio 2013 10:49
Re:
La Germania non si prende a riferimento quando fa comodo e quando non fa comodo gli si dà un calcio in cxxo: è da BAMBINI CAPRICCIOSI. 4R non lo dice, però: fa informazione tendenziosa e la cosa non mi stupisce, considerando l'insipienza nella quale è scesa la rivista da molti anni....

Nel merito, vorrei ricordare e sottolineare che in Germania lo status di storica si acquisisce al compimento del 30-esimo anno d'età. Qui da noi c'è qualcuno che, per proprio vantaggio, vorrebbe addirittura che la sua supercar 10-ennale fosse in qualche modo esentata(!!), mentre se ne infischia dell'appassionato con un modello - non supercar - 20-ennale... Semplicemente indecente.

Ripeto: non funziona così. Non funziona né in Germania (che di supercar ne hanno molte più di noi, anche se non ne fanno idolatria), né altrove: gli appassionati di auto d'epoca non si dividono in serie A o serie B. Farlo è sbagliato, significa innescare situazioni tipo guelfi e ghibellini, cosa deleteria sempre e comunque: riflettano, lor signori A.S.I., 4R e molti altri che sembrano (dico sembrano perché non ne sono molto convinto) non voler riflettere...

Questo - ribadisco - a prescindere da ogni considerazione sul rapporto reddito/auto d'epoca, che indubbiamente può non essere correlato: uno può possedere un modello da 100k € ed essere considerato un pericoloso evasore, un altro può avere 20-30 auto da poche migliaia di € ed essere considerato un cittadino ligio alle leggi... eppure, se si fa la somma delle seconde, valgono esattamente la stessa cifra. Ergo, secondo logica è assurdo concepire leggi generali basate su questi parametri, ma - come al solito - si deve valutare caso per caso ed in un quadro generale.

P.S. - Spesso situazioni come queste sono generate da una scarsa capacità di adeguamento ai tempi. Come anni fa affermavo che era inutile fare tanti capestri sullo status di un'auto d'epoca, ma fare in modo che le revisioni periodiche fossero davvero efficienti - filtrando così i delinquenti che girano con rottami da coloro che usano quotidianamente la loro storica rispettandola e tenendola in efficienza - in questo caso potrei dire che non servono i CV fiscali: elemento ormai obsoleto nel panorama moderno, degno forse dell'Italia del 1927, ma dopo quasi 100 anni ha senso tenerlo ancora? Se non altro, per togliere alle assicurazioni, oltre che alla GdF, uno degli elementi più assurdi ed inconsistenti per la valutazione di un'auto: ve l'immaginate l'obiettività di considerare una Fiat Croma CHT 2 litri con 90 CV rispetto ad una Ferrari 208 GTS, con il doppio dei CV e 20 volte il valore di mercato? Ecco, questo è un esempio di ciò che scaturisce dai CV fiscali... Per la cronaca, la Croma CHT mi fu proposta da un ex-collega pochi mesi dopo aver acquistato la 300E: motivo per il quale non la presi.

!robby!, 02/01/2013 09:57:

Auto storiche Fuori dal redditometro: sono un patrimonio da tutelare


Nei giorni scorsi è stato approvato l'ordine del giorno proposto dal deputato Enrico Pianetta, relativo all'esclusione delle auto di interesse storico dal redditometro. Pur non trattandosi di una conferma definitiva, la notizia riportata dall'Ansa apre uno spiraglio per i collezionisti e per i semplici appassionati, che potrebbero così veder risolta una questione piuttosto spinosa, legata ai controlli a tappeto della guardia di finanza. Le auto di interesse collezionistico sarebbero quindi viste come un patrimonio da salvaguardare e non certo come un bene strumentale, escludendole così dai rigorosi conteggi del governo in merito al reddito. La notizia fa seguito anche alle richieste dell'Asi, che nel mese di Novembre aveva sollevato la questione in un convegno puntando il dito contro il rigore del fisco e mostrando le soluzioni alternative già operate all'estero, come la regolamentazione attiva in Germania già dal 2007.





M635csi
00mercoledì 2 gennaio 2013 21:38
Luca, le battaglie si fanno uniti.
E quindi un ente come ASI oltre alle auto già storiche o storicizzabili dovrebbe pensare a farne arrivare altre ai fatidici 20 anni.
Ecco che una battaglia sulla possibilità di gestire senza pagare bolli le auto oltre una certa età o senza utilizzarle, salvandone i documenti originali, sarebbe importantissima.
E la discrasia tra valore reale e reddituale presunto è ulteriore ostacolo alla sopravvivenza di certe auto.
Quindi tccare la fiscalità delle auto d'epoca va a braccetto con le auto vecchie.
Peraltro ti faccio rilevare che sei poco informato, il redditometro e la gdf dunque da almeno un decennio usano una combinazione di cc/tipo carrozzeria per definire la redditualità di una vettura, i cv fisc erano usati per certo nelle verifiche 1986 sui redditi 83, ma già a metà anni 90 non si usavano più.
COn quest'anno usano i kw.
Rimangono cmq fuori dal mondo, ma non sono così addietro.
Prima di lanciare strali informati [SM=g27988]
racunis
00mercoledì 2 gennaio 2013 23:30
Re:
L'orientamento F.I.V.A. - autorità superiore all'A.S.I. - tende ai 25 anni. Qualora passasse, mi sembra un buon compromesso: è vero che si perdono 5 anni rispetto alla 342/2000, ma è pur vero che i 5 anni sono alquanto teorici, oggi. Parlo - more solito - sulla base dei fatti, sulla base delle "irrogazioni di sanzioni" arrivatemi per le mie 20-ennali per la decennale confusione praticata dall'A.S.I..

L'A.S.I. ha risolto prontamente ed efficacemente nel giro di 3-6 mesi questo problema della fiscalità per il redditometro, mentre continua a disattendere il problema del riconoscimento delle 20-ennali, dando da 10 anni interpretazioni sempre vaghe (ci scommetto che ancora una volta sul sito comparirà tra qualche giorno la solita tiritera confusionaria, come ogni anno).

Ogni ricorso - e siamo arrivati a 5 - mi costa 30 €: sono 150 € già sborsati e la cosa mi dà ALQUANTO FASTIDIO, perché non giusta. Grazie alla detta indolenza (per non dir di peggio...) A.S.I. sull'argomento. Sottolineo, se necessario, che a differenza del discorso bollo, la determinazione che l'auto d'epoca non va considerata ai fini redditometro è stata condotta senza reclamare alcun vincolo sull'iscrizione all'A.S.I. stessa dei veicoli, cosa che invece non accade per il bollo, sul quale l'A.S.I. ha addirittura collaborato con Enti dello Stato perché si arrivasse all'interpretazione vincolante all'iscrizione.

Riguardo l'osservazione circa l'obsolescenza dei CV fiscali a favore dei cc, vorrei farTi notare, e sottolineo, che CV fiscali e cc sono EQUIVALENTI, essendo i primi una funzione aritmetica dei secondi. La Tua rimane pertanto un'osservazione capziosa e priva di significato, a meno che Tu non sia - non mi risulta (anzi!) - più sprovveduto in matematica di un bambino delle scuole primarie. Dunque, certe contestazioni mi paiono più fine a se stessi, tanta è la mancanza di logica che le contraddistingue, che non se ne comprende il motivo, a meno di illazioni che mi astengo dal divulgare qui, volendo rimanere asettico.

Che da quest'anno poi si usino esclusivamente i kW, be', è risibile potendo l'AdE controllare le dichiarazioni dei redditi fino a 5 anni indietro, per le quali legalmente vale la legislazione dell'epoca. E questo poi dovrebbe essere scritto esplicitamente in qualche circolare, cosa che non mi risulta.

P.S. - Informarsi in maniera superficiale è come non informarsi. Anzi, peggio, perché si creano convinzioni ed idee deformanti. Se posso informarmi con precisione estrema, lo faccio, altrimenti non mi informo affatto: praticare vie intermedie significa correre il rischio di cialtronerie e preferisco evitare, come ci insegnano all'estero. Detto in due parole: di ciò che mi viene detto a voce, siano pure alti papaveri o "gente che conta", considero falso il 99%. Mi fido solo dello scritto e delle sentenze di tribunale.

P.S. 2°- Quanto precede a prescindere da ogni considerazione su pratiche industriali che evidentemente ti sfuggono - bisogna esserci in un'industria dell'auto o in automotive per comprenderne i meccanismi e le filosofie progettuali! - quali ad esempio l'obsolescenza programmata che ogni prodotto industriale segue da almeno 20 anni a questa parte, in primis l'auto, secondo l'otica giapponese ed americana fissata fin dagli anni '70. Ergo, tutti i veicoli a partire da una certa data (possiamo discutere se dal 1988, 1989 o 1990 o 1991) potranno sopravvivere (forse) esclusivamente come pezzi statici da museo, incapaci di camminare per sopravvenuto "marcimento" di determinati dispositivi.Certo, alcuni dispositivi si possono rifare ex-novo, ma secondo le regole F.I.V.A. di oggi non sono ammissibili. A meno che non si voglia dare deroga su queste cose, magari solo per le supercar, vero? Bloccando invece una modesta utilitaria anni '90 che magari ha i pneumatici moderni invece che dell'epoca... Insomma, non mi sutpirebbe se davvero - come già fatto in UK - si arrivasse alla fine del concetto di auto d'epoca oltre il 1990 (ripeto, può essere il 1991 o il 1989, conta poco), perché altrimenti saresti obbligato a fare certe cose... come quella di una centralina di un certo dispositivo, non più prodotta (per determinati ede inoppugnabili motivi industriali) dal fornitore e che ha appiedato un modello di noto Marchio di supercar. C'è addirittura una causa in corso in Paese estero...

M635csi, 02/01/2013 21:38:

Luca, le battaglie si fanno uniti.
E quindi un ente come ASI oltre alle auto già storiche o storicizzabili dovrebbe pensare a farne arrivare altre ai fatidici 20 anni.
Ecco che una battaglia sulla possibilità di gestire senza pagare bolli le auto oltre una certa età o senza utilizzarle, salvandone i documenti originali, sarebbe importantissima.
E la discrasia tra valore reale e reddituale presunto è ulteriore ostacolo alla sopravvivenza di certe auto.
Quindi tccare la fiscalità delle auto d'epoca va a braccetto con le auto vecchie.
Peraltro ti faccio rilevare che sei poco informato, il redditometro e la gdf dunque da almeno un decennio usano una combinazione di cc/tipo carrozzeria per definire la redditualità di una vettura, i cv fisc erano usati per certo nelle verifiche 1986 sui redditi 83, ma già a metà anni 90 non si usavano più.
COn quest'anno usano i kw.
Rimangono cmq fuori dal mondo, ma non sono così addietro.
Prima di lanciare strali informati [SM=g27988]




M635csi
00giovedì 3 gennaio 2013 07:45
Luca, scusami, ma i cv fiscali non sono così identici ai cc.
Quanti cv fiscali ha un 1800cc?
e quanti un 3500 cc?
18 vs 26
Ma in cc invece è quasi il doppio.
Ergo cambiano le penalizzazioni alle alte cilindrate.
Preferirei però chiudessimo qui i nostri scambi, a causa dei tuoi toni.
Grazie.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com